Vita sciupata
Che infamia
Che i giorni scorrano senza alcun senso
Che anziché il riso — io conosca soltanto lacrime
Sono avvilita, sono angosciata
Per aver perduto ogni speranza da così tanto tempo
Come accettare la grettezza umana?
Come pensare alla morte — quando il mondo mi sta chiamando!
Non ho ancora vent’anni
Sono giovane!
Giovane,
GIOVANE!
Vita sciupata, che infamia…
Halina Nelken, Auschwitz, 1944
dalla mostra “La shoah e la memoria: Pitture, immagini e versi per non dimenticare” (curata da Federico Bario e Marilinda Rocca)
bellaaa